Si è insediato stamani il nuovo procuratore di Castrovillari, Alessandro D’Alessio. Sessant’anni, proveniente dalla Dda di Napoli, ha preso il posto di Eugenio Facciolla, trasferito due anni fa dal Csm. Nel periodo di vacatio la Procura è stata diretta dal facente funzione Simona Manera. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il presidente del tribunale Massimo Lento, il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il presidente dell’ordine degli avvocati Roberto Laghi, il comandante della Legione Carabinieri Calabria Andrea Paterna, e i pm della dda di Napoli Giordano e Lucantonio.

“Io credo – ha detto D’Alessio – che la cosa fondamentale è la credibilità. Noi dobbiamo essere credibili, soprattutto in territori come questi nei quali il livello di mancanza di fiducia nella giustizia è alto. Questo sarà il primo obiettivo che intendo conseguire. Poi ho bisogno della collaborazione di tutti, dei colleghi, degli amministrativi. Spero di fare squadra comune.

Ho bisogno della collaborazione della persona, tra virgolette, più umile, dell’avvocatura con la quale ho intenzione presto di iniziare un confronto nel quale, nella pari dignità e nel rispetto e nella credibilità dei ruoli, vengano evidenziati i problemi reali rispetto ai quali cercare, ove possibile, una soluzione condivisa e rispettosa di tutti. Ho bisogno della collaborazione del Tribunale. Dobbiamo rendere credibile il nostro lavoro facendolo bene. Ci sarà chiesto il conto, ce lo stanno già chiedendo, e c’è anche il rischio di chi ce lo chiede strumentalmente. Dobbiamo essere pronti a questa sfida. Io credo che il primo obiettivo sia lavorare insieme. Sono queste le uniche cose che in questo momento di grande commozione mi sento di dire, per il resto il mio ufficio sarà aperto a tutti. Io non sono calabrese ma ho la fortuna, grazie alla persona che mi accompagna nella vita e che ha fatto qui per diversi anni il giudice, di conoscere la mentalità dei calabresi, dove ho ritrovato molto della nostra mentalità. Ci sono tantissime persone per bene ai quali occorre fare in modo che la mattina, quando vedono una caserma dei carabinieri, un ufficio giudiziario sappiano di poter contare su persone che non le tradiranno”.