Gli arrestati sono stati portati in carcere in attesa dell’udienza di convalida prevista per oggi. L’episodio ha destato preoccupazione tra i cittadini che chiedono maggiori controlli per garantire la sicurezza
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Sei arresti a Castrovillari. Nella tra sabato e domenica, una maxi rissa ha sconvolto la tranquillità di via Caldora, una delle aree più frequentate dai giovani durante il fine settimana. I carabinieri della locale compagnia, guidati dal capitano Michelangelo Iocolo, sono intervenuti mettendo fine a una scena di violenza inaudita. Sei giovani, tutti under 25, sono finiti in manette, mentre altri due sono stati denunciati.
Secondo quanto riportato, lo scontro ha visto due gruppi fronteggiarsi senza risparmio di colpi, lanciando sassi e bottiglie, in uno scenario descritto come «indegno di un paese civile». L’intervento delle pattuglie è stato risolutivo, riuscendo a sedare la rissa prima che la situazione potesse degenerare ulteriormente.
Dei sei fermati, tre sono stranieri. Tutti sono stati trasferiti in carcere in attesa dell’udienza di convalida e del giudizio direttissimo, previsti per oggi. La loro posizione è ora al vaglio della magistratura, che dovrà stabilire eventuali responsabilità penali.
L’episodio degli arresti ha scosso la comunità di Castrovillari, dove via Caldora è da sempre considerata un luogo di ritrovo per i giovani. Situazioni queste che purtroppo stanno diventando sempre più frequenti da nord a sud dello Stivale, con conseguenze spesso tragiche. Da qui l’importanza di mantenere alta l’attenzione su episodi di criminalità giovanile e degrado sociale.
Inutile evidenziare che l’accaduto ha destato preoccupazione tra i cittadini, che chiedono maggiori controlli e interventi per garantire la sicurezza nelle zone frequentate dai giovani. Via Caldora, pur essendo un punto di riferimento per il tempo libero, si è trasformata in uno scenario di violenza che rischia di compromettere la sua reputazione.
Gli arresti effettuati a Castrovillari rappresentano un chiaro segnale della determinazione delle forze dell’ordine nel contrastare fenomeni di illegalità. L’udienza di convalida di oggi e il giudizio per direttissima saranno cruciali per definire il futuro giudiziario dei sei giovani coinvolti.