Cresce velocemente la curva del contagio a Castrovillari. Oggi ben 26 nuovi casi accertati nel grande lavoro di tracciamento che l'amministrazione comunale ha messo in piedi grazie alla collaborazione operativa della Croce Rossa Italia di Castrovillari per circoscrivere il focolaio originato nelle ultime 48 ore che ha di fatto triplicato il numero dei positivi. Ben 21 sono stati rintracciati  presso l'area mercatale dove oggi sono stati effettuati 173 tamponi antigenici, mentre altri 5 sono il frutto di test effettutati in laboratori privati della città. Scende l'età media dei contagio che arriva a 30 anni.

Contagi in famiglia

Numeri più alti ma appartenenti a stessi nuclei familiari e che nel 90% dei casi riconducono allo stessa provenienza: i contatti con un commerciante di un pubblico esercizio trovato positivo nei giorni scorsi. «Nei prossimi giorni aumenteranno i contagi - afferma Domenico Lo Polito - ma il fenomeno è ormai circoscritto grazie alla tempestività dei tamponi e del precedente tracciamento che ha consentito di metterli immediatamente in quarantena. Diversamente avremmo avuto una diffusione senza freni».
Negli ultimi due giorni la paura ha generato una corsa al tampone nella postazione drive-in del Comune di Castrovillari. Ma il sindaco cerca di rasserenare gli animi invitando a non fare questo errore. Devono passare almeno 6/7 giorni dal contatto con un caso sospetto perché venga rilevata una positività.

Le raccomandazioni del sindaco

Quindi chi ha fato un tampone «nell’immediatezza del contatto con il positivo deve riprenotarsi» spiega nella comunicazione giornaliera sull'andamento del contagio. Ma l'allarme crescente è verso gli irreponsabili che pensano, nonostante il momento critico che vive la città, di organizzare feste per il capodanno non osservando le disposizioni della zona rossa in vigore da domani. «È da irresponsabili solo pensarla una cosa del genere. Abbiamo casi di famiglie che hanno passato il Natale con i loro stretti congiunti ed ora sono tutti contagiati. Ne basta uno positivo per contagiare, in luoghi chiusi, praticamente tutti. Quindi faccio appello a tutti coloro che ne siano a conoscenza di segnalare alle autorità eventuali feste non perché devono fare i delatori ma perché comunicano da bravi cittadini una cosa vietata».