La denuncia arriva dalla figlia di uno dei defunti che è pronta a presentare esposto alla procura della Repubblica. Sono undici le bare bloccate per la mancanza di un medico legale
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«Il corpo di mia madre ammassato insieme ad altre 11 salme in una stanza adiacente al cimitero». La denuncia è di Annamaria De Luca, poco più che ventiquatrenne, figlia di Agnese stroncata a 49 anni da un infarto fulminante.
Da ben 34 giorni il corpo di sua madre attende una degna sepoltura ed è ospitato insieme ad altre dieci bare nella sala mortuaria all'ingresso del cimitero cittadino. Quando il feretro della madre arrivò al cimitero nella camera mortuaria già altre due salme erano lì da chissà quanti giorni prima. Una situazione «indecorosa» denuncia mentre si prepara a produrre un esposto alla Procura della Repubblica se «entro questo fine settimana qualcuno non mi darà risposte certe».
Gli estremi per una denuncia ci sono tutti - continua - «inadempienza a funzioni cittadine essenziali, quali esumazione e sepoltura, condizioni igienico sanitarie per nulla rispettate». Nella stanza, dove per accedere e portare un saluto alla madre deve «scavalcare altre bare con dentro defunti», l'odore acre dovuto anche alla presenza di fiori appassiti inizia ad essere pesante.
La difficoltà di questa situazione limite sarebbe da ricercarsi nella mancanza di loculi cimiteriali, da tempo una delle problematiche a cui non riesce a rispondere l'amministrazione comunale. Per costruire nuovi loculi ci vorrà del tempo e le procedure burocratiche non depongono a favore della risoluzione della vicenda.
L'unica strada "veloce" era quella dell'esumazione per la quale però serve la presenza di un medico legale. Ma da 34 giorni Annamaria attende che qualcuno riesca a sbrogliare la faccenda per dare una opportuna sepoltura alla madre.
Il caso ha voluto che nel frattempo il medico legale cittadino che si occupa di queste procedura sia risultato positivo al Covid e per nominarme uno nuovo il tempo ha richiesto diverse settimane.
A quattro settimane dalla richiesta di un nuovo professionista del settore ora l'Asp è riuscito a nominarlo ma ancora non ha preso servizio in città per accelerare le procedure che diano pace ai defunti parcheggiati da settimane in una stanza del cimitero. Dopo diverse interlocuzioni con il sindaco, Domenico Lo Polito, e la municipalizzata Pollino Gestione Impianti che si occupa della gestione cimiteriale, la misura è colma.
Più di un mese di attesa è un tempo così lungo da non trovare più giustificazioni. «Non basta loro la morte, non basta loro averli privati dell’affetto dei cari. Anche dopo, devono patire le ingiustizie di una gestione cittadina che non pensa ai loro morti, scarsamente anche ai vivi» continua ancora Annamaria De Luca. «Mia madre non riposa e non riposerò neanche io, finché questo vergognoso scempio non sarà risolto da chi di dovere».