Il sindaco Papasso: «Sulla tutela del patrimonio pubblico, niente sconti». La frutta è stata donata in beneficenza
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«Alcune persone sono state scoperte mentre asportavano quintali di arance con un camioncino da un terreno di proprietà comunale». Lo riferisce il sindaco di Cassano, Gianni Papasso in una nota stampa nella quale aggiunge: «Si tratta di un’area di località Bruscata Piccola, oggetto, da parte del Comune di un avviso ad evidenza pubblica per la manutenzione, la cura e la vendita dei prodotti agricoli che l’agrumeto è in grado di produrre ma, al momento, non risulta ancora affidato e, pertanto, le arance sono rimaste non raccolte e nelle disponibilità dell’Ente. Qualcuno, quindi, stamane alla luce del sole con tanto di camioncino, secchi e cassette, ha pensato bene di intrufolarsi nel fondo e farne man bassa. Da quanto emerso, la frutta poi sarebbe state rivenduta illegalmente».
Le cose, tuttavia, sono andate diversamente: «Una pattuglia della Polizia Locale – guidata dalla comandante Anna Maria Aiello - ha notato l’anomalia ed è subito intervenuta bloccando l’azione illegale. Se non fosse intervenuta in tempo, avrebbero asportato tutte le arance presenti nel fondo. Sul posto poi si sono recati anche, a supporto dei vigili, i Carabinieri della Compagnia di Cassano guidati dal capitano Michele Ornelli».
Il sindaco Papasso chiarisce: «Sulla tutela del patrimonio pubblico io e la mia amministrazione non facciamo sconti a nessuno. Per questo motivo, terminata l’identificazione, accertato il preliminare svolgimento dei fatti, per tramite dell’ufficio Patrimonio abbiamo provveduto a sporgere denuncia. Ora l’autorità giudiziaria provvederà a fare il suo corso e, al momento opportuno, ci costituiremo parte civile. Abbiamo un patrimonio pubblico da tutelare e non ci tiriamo indietro. Infine – ha concluso il sindaco Papasso – annuncio alla collettività che ci sono stati riconsegnati tutti i quintali di arance asportate illegalmente e queste verranno redistribuite alla collettività conferendone parte al banco solidale alimentare gestito da noi, parte a Casa Serena e parte a tutti gli istituti che provvederanno a loro volta a consegnarle a cittadini e bisognosi».