È prevalente l’ipotesi dolosa. Il sindaco Papasso: «Un oltraggio e un delitto nei confronti dell’ambiente e della salute pubblica»
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La procura di Castrovillari ha dato avvio alle indagini per fare luce sull’incendio domenicale alla discarica di contrada Silva. La matrice sarebbe dolosa e la conferma giunge da una serie di indizi su cui è prevalente il riserbo, oltre ai varchi rinvenuti alla recinzione dell’impianto gestito da Calabra Maceri.
Coinvolte tutte le postazioni di soccorso e l’Arpacal. Gli investigatori hanno assunto le prime testimonianze, tra privati e rappresentanti istituzionali. Si lavora per la messa in sicurezza della struttura, ancora questa notte erano presenti nutriti focolai.
Il sindaco Gianni Papasso si è relazionato con gli assessori regionali Gianluca Gallo e Sergio De Caprio. Il primo cittadino, già ieri, lanciava forti sospetti sulla mafia delle discariche, anche l’indomani dei roghi appiccati negli impianti di Siderno e San Giovanni in Fiore. «Un oltraggio e un delitto nei confronti dell’ambiente e della salute pubblica – ha affermato Papasso – vogliamo legalità nel ciclo dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Pare vi sia un filo rosso che congiunge questo episodio ad altri accaduti in Calabria negli ultimi giorni».