Il bene confiscato sottratto alla cosca sarà riqualificato e trasformato in un centro Dopo di Noi che ospiterà sei persone. Il sindaco Papasso: «Messaggio forte di inclusione e di riscatto per il nostro territorio»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
La villa Forastefano, confiscata all’omonima cosca e assegnata al Comune di Cassano All’Ionio, sarà presto trasformata in un centro residenziale per persone con disabilità.
La struttura, situata in contrada Don Giacinto, frazione Doria, sarà oggetto di una ristrutturazione che la renderà un luogo accogliente e funzionale per ospitare il progetto “Dopo di Noi”. La villa ospiterà fino a sei persone con disabilità, con un posto letto aggiuntivo per emergenze.
Il progetto prevede spazi collettivi, locali dedicati al personale e un impianto di sollevamento esterno per assicurare l’accesso anche ai piani superiori. Particolare attenzione sarà riservata alla sistemazione dell’area verde circostante, per creare un ambiente sereno e confortevole.
Domani, mercoledì 11 dicembre alle 10, si terrà la consegna ufficiale dei lavori di ristrutturazione. Questo passaggio segna l’inizio di un’opera attesa, finanziata con 470mila euro a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo è restituire al territorio un bene simbolo del potere criminale, trasformandolo in un esempio concreto di inclusione sociale.
Il ruolo del Pnrr e del Comune di Cassano All’Ionio
Il progetto rientra nella Missione 5 del PNRR – Inclusione e Coesione, che punta alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Il Comune di Cassano All’Ionio, in qualità di soggetto attuatore, ha seguito ogni fase del processo, dalla progettazione alla futura gestione della struttura.
Il sindaco Giovanni Papasso ha ribadito l’importanza del progetto: «Il “Dopo di Noi” è una risposta concreta ai bisogni delle persone con disabilità rimaste sole. Questo intervento non è solo un’opera edilizia, ma un messaggio forte di inclusione e di riscatto per il nostro territorio». La riqualificazione della villa Forastefano non è solo un progetto sociale, ma anche una dimostrazione tangibile di come i beni confiscati alla criminalità organizzata possano essere restituiti alla collettività. Cassano All’Ionio si conferma un esempio virtuoso di come, attraverso la legalità e l’impegno, si possano creare opportunità concrete di sviluppo e coesione sociale.