“Se ti candidi con Pingitore, ti bruciamo la macchina”: è questo il tenore delle minacce ricevute da alcuni candidati alle elezioni comunali del prossimo 10 giugno. Lo denuncia Iginio Pingitore, attuale sindaco e candidato alla tornata elettorale; nello specifico, a ricevere le minacce via messaggio sono state alcune donne che lo sostengono, ma a un candidato di un'altra lista, l'avvocato Pascuzzo, è stata fatta pervenire una lettera ingiuriosa.

Campagna elettorale rovente

Dunque, il comune nel crotonese si appresta a fare una campagna elettorale rovente. Pingitore, ovviamente non ci sta e vuole capirci di più. «Si iniziano a vedere delle cose alquanto disgustose e illegali – ha dichiarato il primo cittadino – sono partite minacce mafiose per evitare che le persone si candidino. Nella mia lista ho tentato di creare una nuova classe politica al femminile, ma quasi tutte sono state minacciate attraverso messaggini e telefonate, e di conseguenza due candidate si sono ritirate. Altre sono rimaste perchè credono nel progetto, però hanno paura. La situazione è preoccupante: cosa c'è sotto? Io non sono preoccupato in quanto candidato, ma in quanto sindaco del paese. Questo paese sta andando alla rovina, e non possiamo permetterci che Scandale vada a rotoli, non può cadere in basso perchè altrimenti saremmo preda della mafia».

Minacce atterranno la democrazia

«Queste minacce stanno minando la democrazia nel paese – continua Pingitore – io sto iniziando una nuova battaglia. Il problema è che la società civile non c'è e io non posso contare sul loro appoggio. Il problema è serio e c'è bisogno dell'interesse di tutti. Io devo capire da dove vengono le minacce, devo capire chi appoggia questo soggetto, ma questa domanda se la devono porre tutti». Il primo cittadino è comunque determinato nelle sue scelte, anche per il futuro prossimo: «se riesco a portare la lista di candidati perbene – conclude Pingitore – vinceremo in tutto, se così non sarà, non presento alcuna lista. Poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità».