Sul caso Bortoletti interviene con una nota stampa Giacomo Francesco Saccomanno, commissario della Lega Salvini Calabria: «Ad oggi – scrive – sono trascorsi 100 giorni dalla decisione-non decisione del Governo: l’Amministrazione interessata non ha ancora provveduto a dare attuazione alla nomina di Maurizio Bortoletti quale sub-commissario alla sanità calabrese, in un trascorrere del tempo che ha registrato l’originale -almeno, a quanto risulta ad una prima verifica, nei 152 anni trascorsi dall’Unità d’Italia- intervento del Ragioniere Generale dello Stato, che, nel rispondere al Comando Generale dei Carabinieri, dopo una lettura didascalica delle normative vigenti, ha, con motivazione incomprensibile, non risposto adeguatamente alla richiesta».

 

Per Saccomanno si tratta di «un fatto di una gravità inaudita se si pensa allo stato di degrado in cui versa la regione ed alla necessità di avere persone competenti e capaci sia per ricostruire il nebuloso passato che il difficile presente. Un danno enorme ai calabresi – aggiunge - che il Governo deve mettere in conto, in quanto il deficit creato dai vari commissari, in oltre un decennio di disastrosa gestione straordinaria, non può passare sott’ordine e deve essere sopportato da chi lo ha causato a seguito della propria incapacità ed incompetenza».

 

Chiara la posizione del partito: «Sul punto la Lega attuerà le barricate: i danni creati dai commissari non possono essere subiti e pagati dai calabresi. E il ritardo incomprensibile nell’attuare concretamente la nomina del sub-commissario alla sanità è, veramente, un mistero che può far pensare tanto. Chi non vuole Bortoletti in Calabria? Chi ha interesse a non farlo venire? Le domande hanno una facile risposta: questa regione ha subito e subisce ruberie continue nel settore della sanità, tanto che non si riesce nemmeno a ricostruire un passato recente e non si riescono nemmeno ad approvare dei bilanci».

 

In base alla ricostruzione di Saccomanno: «È notorio che in alcune Asp vi sono presunti crediti pagati due-tre volte e nessuno è riuscito ad intervenire. Qualche persona di buona ed onesta volontà aveva tentato di mettere fine a questo ladrocinio, ma non è riuscita ad andare avanti. La Lega, però, non ci sta a far proseguire questo percorso di evidenti illeciti ed ha chiesto l’accesso agli atti presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero della Sanità, il Ministro delle Finanze. e chiede, a gran voce, anche alta, che la Magistratura faccia celermente il suo corso. Le indagini – conclude - non possono durare anni e, nel frattempo, consentire la prosecuzione di azioni gravemente lesive del rispetto della legge e dei diritti dei calabresi»

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