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Ci sarebbero diverse incongruenze tra i risultati della prima autopsia effettuata sul corpo di Denis Bergamini e gli esami preliminari condotti nelle ultime ore sulla salma del giocatore del Cosenza, morto a Roseto Capo Spulico il 18 novembre 1989. A riferirlo è l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia. «Lo squarcio si apre sulla pancia e quindi è evidente che Denis Bergamini fosse coricato supino e non prono, esattamente il contrario di quello che mostrano le fotografie dell'epoca».
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Inoltre, secondo quanto si è appreso, la parte del corpo maggiormente interessata dal trauma sarebbe quella sinistra e non quella destra come invece si era sempre pensato e sulla sinistra del corpo ci sarebbe anche un taglio longitudinale sospetto della testa del femore «anomalo e innaturale» secondo quanto dichiarato all’Ansa da periti e consulenti.
Dalle lesioni riscontrate, il corpo del calciatore sarebbe stato schiacciato dal ventre verso la schiena e non viceversa. Saranno però necessarie diverse settimane per completare tutti gli esami clinici sulla salma e trarre le conclusioni.
Come si ricorderà, la riesumazione era stata disposta dal Gip del tribunale di Castrovillari Teresa Riggio su richiesta del procuratore Eugenio Facciolla. L’obiettivo è stabilire la veridicità della versione offerta da Isabella Internò e Raffaele Pisano, entrambi indagati per omicidio volontario. L’ex fidanzata di Bergamini e l’autista del camion hanno invece sempre sostenuto la tesi del suicidio.