Con delibera n° 121 del 4 dicembre 2018, la giunta di Santa Maria del Cedro ha avviato il progetto "Case ad 1 euro", che prevede la cessione da parte dei proprietari di vecchi immobili ubicati nel centro storico, per finalità abitative, commerciali, turistiche e ricettive, al prezzo simbolico di un euro. Circa un mese fa, un'analoga iniziativa era stata adottata dal sindaco dal Comune di Tarsia, sempre nel Cosentino.

Gli obiettivi

«Il progetto - scrive il sindaco Ugo Vetere sulla sua pagina - è finalizzato all'incremento demografico e alla promozione turistica e ricettiva e si collega al progetto presentato dall'amministrazione comunale in carica, per rivitalizzare il centro storico, istituito dalla Regione Calabria con dotazione di 100 milioni di euro». 

Il Comune, inoltre, spera che gli interessati valutino l'opportunità di aprire dei piccoli esercizi commerciali, o meglio, delle vecchie botteghe, per incentivare anche antichi mestieri e laboratori artigianali.

L'iter burocratico

I cittadini intenzionati ad acquistare gli immobili potranno rispondere all'apposito avviso, che il responsabile dell'ufficio tecnico comunale renderà pubblico a giorni, e manifestare il proprio interesse al progetto. Successivamente un secondo avviso permetterà loro di presentare un progetto di ristrutturazione per la riqualificazione degli immobili vetusti o abbandonati. Quest'ultimo passaggio è fondamentale, perché in assenza di tale progetto non è possibile procedere all'acquisto. 

I vantaggi degli acquirenti

Per invogliare gli aspiranti imprenditori, il sindaco ha già fatto sapere che, qualora dovessero pervenire richieste, l'amministrazione comunale valuterà anche la possibilità di introdurre sgravi fiscali sui tributi locali. 

Il provvedimento, inoltre, è perfettamente il linea con il precedente, che garantisce un contributo pubblico a chi apre una qualsiasi attività commerciale nel centro storico.

Le responsabilità

«L'onere di provvedere alla manutenzione degli immobili - conclude il primo cittadino nel suo annuncio - è in capo al proprietario o agli eredi e non al sindaco, così come è in capo al proprietario l'onere di rimuovere le situazioni di pericolo (crolli ed altro)».