«Siamo in presenza di un vero e proprio disastro ambientale, un fatto gravissimo che può diventare tragedia economica e sociale e di salute pubblica da qui a poco. Occorre un intervento immediato del presidente della Regione, in qualità anche di responsabile della sanità e dell'ambiente, e dell'assessore all'Agricoltura Gianluca Gallo. Il veleno a forma di percolato che si sta riversando nella valle del Nicà e da qui nelle splendide acque marine dei comuni del Basso Jonio cosentino è sotto gli occhi di tutti. A rischio la salute, l'economia locale, la convivenza civile».

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Così, in una nota, il capogruppo di minoranza al Comune di Cariati Saverio Greco. «Quella della discarica di Scala Coeli è una tragedia annunciata purtroppo - continua Saverio Greco -. Ho combattuto in passato, e prevalentemente da solo, una lunga battaglia anche giudiziaria che è culminata in un'assoluzione per me in Corte d'Appello dall'accusa di diffamazione (ho rinunciato anche alla prescrizione). Del resto costruire una discarica in una valle attraversata da un fiume a cosa avrebbe potuto portare prima o poi se non al disastro di queste ore. Ora però non è il tempo dell'individuazione delle colpe, che pure non debbono restare impunite. È il tempo dell'azione, dei fatti, il tempo dell'agire immediatamente.

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A nostro avviso tra un paio di giorni si sarà consumata una tragedia ambientale dalle parti di Cariati, Calopezzati, Scala Coeli, Torretta. Bisogna assolutamente fermare lo sversamento del veleno a mare. La massima istituzione calabrese, la Regione Calabria, deve intervenire immediatamente con tutti i mezzi di cui dispone, anche di salute pubblica e protezione civile. Invii uomini, mezzi e competenze subito per porre rimedio così come è chiamato a farlo l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo dal momento che è questo un territorio ad alta densità di insediamenti agricoli. Fin qui, dalla Regione Calabria, silenzio assordante su questa drammatica vicenda il che non fa altro che "consumare" la solita storia, il Basso Jonio cosentino è sempre più isolato dai Palazzi del potere regionale disinteressati alle sorti dei cittadini che vi abitano.

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Le istituzioni, tutte le istituzioni, debbono prendersi le proprie responsabilità così come è anche questo il tempo di individuare subito un fondo di copertura minima degli enormi danni economici che subirà questo territorio nell'estate appena iniziata. Già si contano le disdette per lidi, villaggi e alberghi del comprensorio e chi aveva in mente di passare qui parte delle vacanze ora ci penserà bene dal momento che per loro si prospetta un tuffo nel percolato. Un mare cristallino, spiagge premiate su scala nazionale per la loro salubrità, ora sono sotto attacco di una discarica che non poteva che riversare veleno dal momento che lungo un fiume è stata costruita. Anche le amministrazioni comunali dei paesi coinvolti devono fare di più e subito - conclude Saverio Greco -. E devono sbattere i pugni pretendendo l'intervento della Regione anche a costo di scendere in strada e organizzare forme di protesta eclatanti. Non basta vantarsi di essere amici e confidenti di assessori e presidenti, magari anche buona compagnia nei momenti di svago alimentare. Ora che serve davvero ai cittadini gli amministratori locali si facciano sentire con la Regione, il momento è grave, Per mangiare e bere assieme poi ci sarà sempre tempo.».