«Cari amici ho il cancro». Un messaggio che lascia amarezza e che trasuda sofferenza e coraggio quello affidato ai social da Nino Spirlì. L’ex presidente facente funzione della Regione Calabria dopo la scomparsa di Jole Santelli si è mostrato inizialmente in difficoltà ma solo pochi giorni fa l’annuncio ha scosso tutti.

«Buonanotte, Amiche e Amici Cari. Una santa giornata si conclude, una santa notte comincia. Ormai, senza pausa i dolori e i chili che vanno. Ma, non mi spaventano più. In verità, ho avuto giorni di sconforto. Poi, un giorno, ho sentito la Voce del Signore nel Getsemani. Anche Lui era sconfortato. E mi ha fatto sentire normale. Poi, ho pensato che, dopo il Getsemani, ci fu il Golgota. Ebbi paura. Poi, ho pensato che Gesù ne divenne Signore Trionfante. E mi sono tranquillizzato. Non ho un raffreddore, Amiche e Amici che mi dimostrate ogni giorno il Vostro Amore: lotto contro il cancro. Come milioni di altre e altri combattenti. E, al pari di Loro, spero di vincere. E lo farò. Con l’aiuto dei Medici e con Voi! I Vostri pensieri positivi, le Vostre Preghiere».

Ha deciso di condividere una battaglia andando contro chi ha detto «di non renderlo pubblico, quasi fosse una vergogna. Non lo è! Con Voi ho sempre avuto un rapporto diretto, leale, onesto, familiare. Sarà sempre così. So che, di tanto in tanto, mi regalerete un’Ave. Io Vi chiedo lo sforzo di pensarmi alla prossima forchettata di pipiepatati, al prossimo sorso di vino, al prossimo gelato al cioccolato, al prossimo morso di pane con l’olio e l’origano, al prossimo tramonto sul Tirreno, alla prossima aurora sullo Jonio, al profumo di bergamotto, a quello delle clementine e dei mandarini sulle dita a Natale, alla prossima carezza ad una persona anziana, al prossimo bimbo o bimba nati. Saranno le preghiere che mi aiuteranno a lottare. Dio sia Benedetto!».