Si dice sconcertato per l'ingresso dei due cani randagi in ospedale a Lamezia Terme. Rispondendo alle accuse del commissario dell'Asp Antonio Battistini, il sindaco Paolo Mascaro dice: «Una vicenda che dovrebbe mettere in discussione il problema della sicurezza di questo presidio. È inaccettabile ciò che non sta facendo l'Asp di Catanzaro, le responsabilità ricadono in prima battuta proprio sull'azienda sanitaria provinciale che tenta di spostare l'attenzione sul fenomeno del randagismo quando invece la questione principale è l'assenza di vigilanza all'interno del presidio ospedaliero».

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«Sulla questione dei rifiuti ricordo al commissario che siamo passati dal 32% al 65% di raccolta differenziata. Mi auguro che possa passare l'Asp dalle 12 ore di attesa al pronto soccorso ai 12 minuti», prosegue Mascaro.

Il sindaco ammette che il video sia un grave danno di immagine per la sua città ma ribadisce che l'aspetto più drammatico della vicenda non sono i due cani randagi ma un ospedale incustodito: «Oggi sono entrati i cani, domani potrebbe entrare un tossicodipendente o un criminale efferato. Noi continueremo a fare la nostra parte sul fenomeno del randagismo anche se ricordo come da dieci anni aspettiamo il canile sanitario provinciale».

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E alla domanda se il fenomeno randagismo sia fuori controllo a Lamezia, Mascaro risponde: «No! In linea con gli altri comuni del Sud. Noi facciamo il possibile con il canile comunale». E ribadisce: «È difficile che a casa mia entri un cane poiché per la sicurezza della mia famiglia chiudo le porte. Con maggiore responsabilità bisognerebbe tenere chiuse le porte di un ospedale».