La kermesse scientifica nazionale torna nella città dello Stretto per la terza volta. Sono stati 90 concorrenti tra i 13 e i 18 anni provenienti da tutto lo Stivale che si sono messi in gioco
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È un clima di festa quello che si respira nell’auditorium Gianni Versace del Cedir a Reggio Calabria in occasione della cerimonia di premiazione nella finale nazionale dei Campionati italiani di Astronomia, giunti alla XXII edizione. C’è una gioventù allegra e dall’intelligenza vivace che da tutta Italia ha portato a Reggio la sua freschezza, il suo talento per la scienza e la sua speranza. La kermesse scientifica nazionale torna per la terza volta a Reggio Calabria.
Sono stati 90 concorrenti tra i 13 e i 18 anni provenienti da tutta Italia che si sono messi in gioco in occasione di questa competizione promossa dall’istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), la Società Astronomica Italiana (Sait) e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, sotto l’egida del ministero dell’Istruzione e del Merito, in collaborazione con il planetario Pythagoras. Le prove sono state ospitate dal liceo scientifico Leonardo da Vinci della città dello Stretto. La cerimonia di premiazione è stata presentata da Chiara Parisi, responsabile del servizio Territorio e marketing della Città Metropolitana di Reggio, coadiuvata da Flavio Fusi Pecci, astronomo e ordinario dell’Istituto nazionale di Astrofisica. In apertura i saluti istituzionali.
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