Il questore di Reggio Calabria ha punito gli ultrà siciliani che lo scorso novembre avevano scatenato tafferugli. Un provvedimento anche per un sostenitore del Bari che ha aggredito le forze dell'ordine a Roccella
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Continua senza sosta l’opera della polizia di Stato finalizzata a prevenire e a reprimere le condotte violente e di turbamento dell’ordine pubblico commesse nei luoghi in cui si svolgono le manifestazioni sportive, qualunque sia lo sport, la serie o la categoria di appartenenza.
Dopo i risultati dello scorso anno, durante il quale sono stati emessi 39 provvedimenti di daspo, sono già 23 gli analoghi provvedimenti adottati dall’inizio dell’anno dal questore di Reggio Calabria, tutti inerenti condotte poste in essere in occasione di match di categorie calcistiche considerate “minori”, e tuttavia ugualmente monitorati sotto il profilo della sicurezza pubblica.
Dura è stata la risposta ai disordini verificatisi il 17 novembre 2019 presso lo stadio comunale “Lo Presti” di Palmi, in occasione dell’incontro di calcio tra la squadra della Us Palmese 1912 e quella della Ssd Palermo valevole per il campionato Dilettanti girone I.
Sono 14 i provvedimenti adottati nei confronti dei tifosi palermitani che, tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, si sono resi responsabili di una violenta aggressione ai danni dei tifosi locali, cui si è posto fine solo grazie al pronto intervento degli uomini delle forze dell’ordine che, non senza difficoltà, si sono frapposti tra i due gruppi di tifosi.
In quell'occasione è stato particolarmente significativo il contributo della polizia scientifica: grazie al materiale fotografico e video raccolto, è stato possibile ricostruire perfettamente la dinamica degli eventi, individuare le condotte dei tifosi palermitani e tutti gli elementi utili alla loro identificazione, realizzata con la collaborazione della Questura di Palermo.
I 14 daspo adottati prescrivono, per i destinatari, l'obbligo di presentazione presso la Questura di Palermo mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo delle manifestazioni calcistiche disputate in casa e fuori casa dalla squadra. Tre dei provvedimenti sono stati emessi per la durata di cinque anni, e altri 11 per la durata di dieci anni poiché riguardavano persone recidive.
Ancora, un provvedimento di daspo è stato adottato nei confronti di un tifoso barese, per i disordini causati il 5 maggio 2019 presso lo stadio comunale di Roccella Jonica, in occasione dell’incontro di calcio tra la squadra della Asd Roccella e quella della Ssc Bari valevole per il suddetto campionato Dilettanti.
Il soggetto, nonostante fosse già sottoposto a daspo, si è recato nella cittadina jonica per seguire l'incontro, e al termine della partita ha aggredito e minacciato i poliziotti intervenuti per arrestarlo. Anche in questo caso si tratta di daspo per dieci anni, con obbligo di presentazione presso la Questura di Bari mezz’ora dopo l’inizio del primo tempo e mezz’ora dopo l’inizio del secondo tempo delle manifestazioni calcistiche disputate in casa e fuori casa dalla Ssc Bari.