VIDEO | Convocati questa mattina gli stati generali per concordare l'introduzione di nuove misure restrittive. In settimana atteso il commissario straordinario Figliuolo (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Non c'è questa tendenza ma dobbiamo valutare l'aumento dei contagi». Così il commissario ad acta, Guido Longo, durante gli stati generali convocati questa mattina per decidere l'introduzione di eventuali misure maggiormente restrittive per limitare il dilagare del contagio, quali ad esempio, la zona rossa. «I dati odierni ci rassicurano - ha proseguito - le terapie intensive non sono occupate. Abbiamo 156 posti letto ma sono occupati in minima parte. Non soffriamo un grande intasamento. Anche l'area medica non desta particolare preoccupazione».
Piano vaccinale
Sull'attuazione del piano vaccinale ha aggiunto: «La campagna sta andando un po' a rilento in tutto il Paese. Di recente, abbiamo avuto ampie rassicurazioni circa la fornitura sia di Pfizer che di AstraZeneca che di Moderna. Arriveranno in quantità sufficiente in base alla quantità di vaccini che somministriamo quotidianamente e in base alla popolazione».
Il commissario ha poi confermato di non essere ancora supportato da sub commissari e da una struttura di supporto benché abbia garantito che nei prossimi giorni sarebbe attesa la nomina dei sub commissari. Così come è atteso in settimana l'arrivo del commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo.
Figliuolo in Calabria
A confermarlo anche il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì: «Il rapporto tra il generale Figliuolo e la Regione Calabria è di assoluta disponibilità. Il generale sarà qui in settimana su invito del presidente della giunta regionale sarà organizzata una riunione operativa a realizzare un controllo».
E sulla istituzione della zona rossa ha dichiarato: «Io ritengo che la cosa più giusta in questa fase sia valutare territorio per territorio. In queste settimane purtroppo sono aumentati i contagi fra i più giovani. Valuteremo territorio per territorio, non farei di tutta l'erba un fascio».
«Anni di latrocinio»
«I rappresentanti delle categorie incontrano l'unità di crisi, incontrano i commissari della sanità, la Regione e il commissario ad acta. E da questo momento si potrà procedere senza alcuna polemica ad una condivisione anche di metodo per poter superare questa fase. Non siamo in un momento facilissimo ma non ci troviamo nemmeno al bordo della catastrofe. Noi abbiamo una sanità ferita e non si può chiedere al commissario ad acta nè tanto meno a questa amministrazione di risolvere in un mese il disastro che è stato fatto dalla malapolitica, dalla 'ndrangheta. Oggi non è possibile chiedere che arrivi il miracolo quotidiano. Queste difficoltà che toccano tutte le regioni, sono più accentuate in Calabria, perchè qui ci sono stati venti anni di latrocini e undici anni almeno di commissariamento molto spesso inutile e isolato».