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Si allarga l'inchiesta della procura di Catanzaro che ruota intorno all'ente in house della Regione Calabria Verde. Pochi giorni fa il blitz delle Fiamme gialle che avevano requisito documentazione attorno al maxi appalto da 32 milioni di euro di fondi europei di cui l'ente è stazione unica appaltante. Il bando rigardava l'acquisto di mezzi per lo spegnimento di incendi boschivi. A sollevare le prime osservazioni era stata una lettera del dirigente di settore della protezione civile che aveva richiamato l'attenzione dell'Autorità nazionale anticorruzione. Poi era stata la volta di due funzionari del Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari che avevano lamentato il mancato invio della documentazione che avrebbe permesso di definire i prezzi unitari relativi alla gara, gara che aveva visto pervenire una sola offerta.
Al vaglio anche tutta la documentazione relativa ai conti dell'Ente, con particolare riferimento ad una lunga lista di spese sostenute nel 2014.
Intanto i 32 milioni di euro in arrivo per dotare la protezione civile di mezzi adeguati tornano a Bruxelles. Un'altra occasione fallita per la Calabria.