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Cinque le persone tra dirigenti, funzionari e consulenti dell’ente in house della Regione “Calabria Verde” raggiunte stamani da un'ordinanza di custodia cautelare nel corso dell'operazione condotta dai finanzieri del comando provinciale di Catanzaro. Tra le accuse: abuso d’ufficio, peculato, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale e minacce a pubblici ufficiali.
Bufera su Calabria Verde, arrestati dirigenti e funzionari - NOMI
In particolare, le complesse ed articolate attività investigative della Guardia di Finanza hanno consentito di evidenziare il compimento di diversi illeciti.
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Tra questi, sarebbe stato conferito un incarico da “dottore agronomo” per 30 mila euro, di cui riscossi solo 17 mila euro, ad un agrotecnico, amico del direttore generale, senza che ne avesse i titoli per ricoprirlo.
All’interno dell’ente vi sarebbero stati almeno diciotto dipendenti con la qualifica e i titoli per poter svolgere il medesimo incarico. In particolare, sebbene la società avesse approvato un avviso pubblico per la creazione di una short list per l’affidamento di un incarico di redazione del piano di gestione forestale, aveva comunque designato l’agrotecnico pur non avendo questi i titoli di “dottore agronomo”.