«Ha letto degli arresti per ‘ndrangheta oggi a Milano? Conferma che abbiamo fatto la cosa giusta a finanziare il villaggio natalizio dinanzi alla stazione centrale».

Scusi senatore, ma che c’entra la ‘ndrangheta con Babbo Natale?
«Quell’installazione serve a dare una diversa immagine della Calabria, a scardinare l’immaginario collettivo che vede la nostra regione come terra di criminalità e basta».

Fausto Orsomarso, ex assessore regionale al Turismo, carica che ha dovuto lasciare per volare a Roma a occupare il suo nuovo scranno a Palazzo Madama, difende con assoluta convinzione la spesa di 2,6 milioni di euro che la Calabria si è accollata per sponsorizzare un mega villaggio natalizio in piazza Duca d’Aosta, davanti ad una delle stazioni ferroviarie più frequentate e internazionali d’Italia. Una spesa «scandalosa» secondo la Filcams Cgil, che adesso ha attirato anche l’attenzione dei consiglierei Pd che hanno presentato un’interrogazione a risposta immediata denunciando il «più assoluto silenzio» nel quale è stato portato avanti il progetto e chiedendo al presidente Roberto Occhiuto di spiegare perché.

Orsomarso, non è che Occhiuto la sta mollando? Non ha speso una parola su questa storia, né il suo ufficio stampa ha divulgato comunicazioni ufficiali.
«Con il presidente Occhiuto ho un ottimo rapporto e non ha mai mosso critiche esplicite verso questa iniziativa. Non so perché il suo ufficio stampa non abbia diffuso comunicati per informare dell’inaugurazione a Milano. La risposta a questa domanda può darla solo Occhiuto».

Ecco, vede, non sembra proprio un idillio il vostro…
«Ripeto, bisogna parlare con Occhiuto. D’altronde tutti possono sbagliare. Anche il governatore sbagliò in occasione della vicenda dei gadget».

Era la fine di maggio, più di 7 mesi fa ormai. Il governatore revocò un decreto che disponeva la spesa di 164mila euro per l’acquisto di una serie di gadget promozionali legati la brand Calabria Straordinaria e diede il benservito alla dirigente che aveva autorizzato l’operazione, rimuovendola dal suo incarico. Una vicenda che ha lasciato una cicatrice sul rapporto tra il governatore e quello che allora era il suo assessore.

«Su quella storia Occhiuto commise un grande errore e credo se ne sia pentito – spiega Orsomarso -, perché non c’era nulla di sbagliato in quell’acquisto. Anzi, si realizzava un risparmio. Purtroppo da queste parti c’è sempre il timore dello spreco ingiustificato, della truffa dietro l’angolo».

Ok, ma 2,6 milioni di euro per illuminare il Natale a Milano non sono troppi quando invece da queste parti è tutto molto più grigio e spento?
«Non c’entra nulla il Natale in sé. Quella fatta a Milano è un’operazione di marketing territoriale e turistico che avrà un ritorno enorme in termini di promozione della Calabria. Non ho alcun dubbio sull’efficacia e sull’opportunità di questo progetto, che proietta la Calabria in una vera dimensione nazionale e internazionale. I flussi di viaggiatori nella stazione di Milano, soprattutto in questo periodo dell’anno, sono enormi. Una vetrina così è un’occasione unica. I risultati si vedranno con l'aumento di visitatori e turisti che sceglieranno la Calabria per le proprie vacanze».

D’accordo senatore, nessuno mette in dubbio l’efficacia promozionale. Ma ammetterà che il contrasto con la scarsità di iniziative organizzate in Calabria è molto stridente.
«Quando mi sono dimesso da assessore regionale (le deleghe le ha trattenute per sé Occhiuto, ndr) ho lasciato 1,5 milioni di euro immediatamente utilizzabili da destinare agli eventi natalizi. Non so perché non siano ancora stati erogati agli Enti locali. Venerdì scorso ho sentito anche il governatore e gliel’ho detto: "C’è un milione e mezzo di euro disponibile, mettete a terra queste risorse"».

Ma non è un po’ tardi? Ormai siamo al 12 dicembre...
«Alcuni ritardi ci sono stati, anche per l’appuntamento elettorale di settembre. Poi ci sono stati problemi con l’organizzazione del grande concerto di fine anno a Corigliano Rossano, che in un primo momento doveva essere realizzato insieme alla Rai e doveva vedere l’esibizione di Cremonini, che poi è saltata».

Però i Comuni si lamentano che non è arrivato ancora un euro.
«Non è vero. Alcuni fondi sono stati erogati nei mesi scorsi. A Cosenza, ad esempio, sono andati 50mila euro, ma non è certo colpa della Regione se hanno già speso tutto il budget a settembre e ottobre».

Vabbè, una goccia nel mare…
«I fondi ci sono, devono essere erogati. Ma lo deve fare la Regione e io non sono più assessore».


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