«Col c… che abbiamo cadrà sull'unico pezzo finito della Salerno-Reggio Calabria». Così commentava qualche giorno fa Vincenzo, uno dei nostri lettori, che insieme ad altre migliaia di calabresi ha seguito la vicenda della stazione spaziale cinese Tiangong 1, che alla fine è caduta nel Pacifico meridionale alle 2.16 di stanotte senza provocare danni.

 

Il rischio che qualche frammento raggiungesse la nostra regione o altre aree del territorio italiano era minimo, quasi infinitesimale. Ma l’allerta della Protezione civile era autentica. Almeno fino a ieri sera, quando il Dipartimento nazionale sulla base degli ultimi calcoli, ha escluso ogni probabilità d’impatto (salvo uno 0,01 per cento, davvero troppo poco) e la Protezione civile calabrese ha rilanciato a livello locale il cessato allarme.

 

Di questa storia restano gli interventi, le battute e gli anatemi che in questi giorni hanno affollato le bacheche social. Tra gli obiettivi preferiti c’è stata ovviamente la politica, con molti che hanno auguravano tra il serio e il faceto un impatto del satellite sul Parlamento, sull’Amministrazione regionale, sui Comuni e via così scendendo di Ente in Ente sino alle Comunità montane.
Molto più sarcastico chi ha usato una chiave di lettura socio-economica, rassicurando e dicendo di stare tranquilli, perché il satellite sarebbe «caduto su una regione desertica e scarsamente popolata: la Calabria».

 

Divertente anche chi, richiamando una nota pubblicità nella quale piovono asteroidi assassini, ha invitato a non mettere più in dubbio «che possa esistere una colazione leggera ma decisamente invitante, che possa coniugare la voglia di leggerezza e di golosità».
Non sono mancati gli scettici, dai “So-tutto-io” che hanno criticato l’attenzione mediatica per la vicenda, a chi invece, più, ironicamente si diceva certo che la Calabria non avrebbe corso alcun rischio, «perché nei film queste cose succedono solo a New York».

 

C’è anche chi se le è presa direttamente con i cinesi e con la proverbiale scarsa qualità di alcuni loro prodotti: «E ti pareva che poteva durare la loro prima stazione spaziale?».

 

Infine, tra chi invocava più tempo prima dell’eventuale impatto («Aiu u fazzu i patati») e chi si preoccupava delle conseguenze sulla popolazione («Se cade a Sant’Eufemia uccide più cinesi che italiani...»), si è giunti all’epilogo: Tiangong 1, cioè “Palazzo celeste”, ha concluso la sua storia nell’oceano, dopo avere trascorso in orbita 2.375 giorni e 21 ore. La Calabria l’ha solo sorvolata, fortunatamente senza fermarsi. Per alcuni una delusione anche questa: «Mancu chistu, tutti ci hanno abbandonato».