VIDEO | L’elettricista è stato rinvenuto cadavere a Torvaianica insieme all'amica. Il sospetto che sia un omicidio-suicidio respinto con forza dai compaesani dell’uomo
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Molochio è ancora incredula. In pochi parlano e chi accetta di farlo lo fa solo per difendere la memoria di Domenico Raco, l’elettricista al centro del giallo di Torvaianica. Da quando sul litorale romano è stato trovato il suo corpo carbonizzato, assieme a quello della sua amica Maria Palazzi, la notizia è rimbalzata fra lo stupore dei molochiesi grazie all’amplificazione dei media nazionali specializzati nei cold case di cronaca. Il sospetto che quello andato in scena nella Ford Fiesta della donna sia un femminicidio-suicidio viene respinto dai compaesani della vittima.
Nel piccolo centro aspromontano parlano tutti bene dell’operaio emigrato a Roma 10 anni fa. Nessuno crede possibile un gesto terribile del genere, e i suoi amici si commuovono davanti alle nostre telecamere. Raco lascia a Molochio una famiglia numerosa, il padre pensionato che ha dedicato la sua vita al lavoro nei campi e una madre anziana e malata. Chi l’ha conosciuto racconta che tornava spesso in paese, senza apparire turbato o scosso da una relazione che – il fidanzato dell’altra vittima – continua a definire di sola amicizia tra Raco e la Palazzi. Non si conosce ancora la data dei funerali, che saranno in Calabria, poiché la Procura di Roma ha disposto l’autopsia sui due cadaveri e l’esame verrà effettuato sabato.