Il 54enne aveva fatto perdere le sue tracce in Italia dal 2013. Fondamentali le indagini della Procura di Perugia
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È stato arrestato sulle montagne svizzere grazie alle indagini avviate dalla Procura generale di Perugia un italiano di 54 anni, originario del catanzarese, ricercato dal 2020 con l'accusa di bancarotta fraudolenta aggravata e che aveva fatto perdere le sue tracce in Italia dall'aprile del 2013. È stato infatti bloccato dalla polizia elvetica il 9 gennaio nella città di Solothurn.
Secondo la magistratura perugina la presunta attività illecita aveva fruttato all'uomo oltre mezzo milione di euro. L'attività investigativa che ha portato a rintracciarlo è stata avviata dalla Procura generale di Perugia, guidata da Sergio Sottani, e in particolare dall'ufficio Servizio di indagine costituito da un appartenente alla polizia penitenziaria. Il provvedimento di esecuzione delle pene concorrenti, emesso dalla Procura generale - si legge in un suo comunicato -, disponeva a carico dell'uomo una pena di cinque anni e 11 mesi di reclusione per reati commessi tutti nell'ascolano tra il 1997 e il 2010. Il procedimento è poi approdato a Perugia per questioni procedurali.
Dalle indagini è però emerso che l'uomo era però riuscito a lasciare l'Italia dal 2013 a bordo di un'auto con targa svizzera e in compagnia di una donna elvetica. Notizie comunicate all'Interpol di Roma che, tramite il collaterale svizzero, hanno portato all'arresto dell'uomo. Il cinquantaquattrenne ora è in attesa di essere estradato in Italia per scontare la pena inflitta.