Ancora barbarie a Vibo Valentia. La donna ha allertato i carabinieri. Le indagini partono dai pessimi rapporti con un vicino che però si è detto estraneo all’agghiacciante episodio
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È spirato agonizzante, davanti alla porta della sua padronicina, alla quale teneva amorevolmente compagnia. Cagnolino, bestiola, amico fedele, ammazzato a colpi di pistola. Succede a Vibo Valentia: la città col più alto tassi d’omicidi in rapporto alla popolazione, con la minor qualità della vita, la città nella quale per ritorsione verso qualcuno non ci si fa scrupolo a trucidare gli animali.
Era successo appena poche settimane addietro, in centro città: un altro cane, torturato e appeso davanti alla porta di un negozio, in piazza Spogliatore, probabile messaggio di un racket che si rifà vivo, spavaldo e inquientante. È successo ieri, in via Cancello Rosso: l’anziana cerca il suo cucciolo, amico fedele, e lo trova agonizzante, davanti casa, dove muore, dopo aver percorso poche decine di metri, crivellato a colpi di pistola. L’anziana ha subito chiamato i carabinieri del Nucleo operativo radiomobile e della Stazione di Vibo Valentia che, agli ordini del tenente Luca Domizi e del luogotenente Riccardo Astorina, hanno avviato le indagini. Indagini che partono dai pessimi rapporti tra la donna ed un vicino, segnati da anni di denunce e contenziosi. Il vicino, in prima battuta, ascoltato dagli inquirenti avrebbe negato ogni coinvolgimento nella vicenda della barbara uccisione del cane.
Le indagini, informata la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, comunque sia andranno avanti finché anche su questa vicenda non sarà fatta piena luce.