I fatti risalgono al 2016 quando la vittima, un bimbo di 9 anni, venne martirizzato a lungo dal compagno più grande. La famiglia si affida al patrocinio stragiudiziale
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Al bullismo si può, e si deve reagire. Le famiglie che avvertono i primi segnali di sofferenza e paura, devono capire, affrontare e denunciare. A Reggio Calabria, è successo. Ed oggi, uno dei casi più gravi registratisi in Regione nel 2016, ha portato al rinvio a giudizio di un diciassettenne, al quale vengono contestati i reati di lesioni personali e minacce. Il ragazzo si sarebbe macchiato di aggressioni, violenze e soprusi ai danni di un bimbo della sua scuola, che all’epoca dei fatti aveva solo 9 anni; spetterà al Gup del Tribunale per i minorenni del Capoluogo approfondire responsabilità e deliberare di conseguenza.
La vicenda
Una storia brutta, atti di inaudita gravità, culminati in un pestaggio in piena regola, con lesioni per la piccola vittima, giudicate guaribili in 20 giorni. Teatro delle violenze, l'istituto comprensivo frequentato dai due, in un centro della provincia reggina. Il bambino, che all'epoca frequentava la terza elementare, fu bullizzato a lungo, e ripetutamente. A denunciare le vessazioni, la madre della vittima, che si è avvalsa dell'assistenza dello Studio 3° (specializzati in patrocinio stragiudiziale e rimborsi). Le indagini hanno portato anche all'apertura di un'inchiesta da parte della Procura della Repubblica ordinaria reggina, nei confronti di un maggiorenne di cui non si conosce l'identità, in merito al quale si stanno valutando eventuale coinvolgimento e responsabilità.