«Le accuse contestate, a vario titolo, di falso, accesso abusivo ad un sistema informatico e maltrattamenti, alla dirigente scolastica e alcuni docenti del Liceo Galilei di Lamezia Terme, qualora dovessero essere confermate, costituirebbero un gravissimo precedente. Infatti, i registri elettronici degli insegnanti, sono destinati a provare fatti giuridicamente rilevanti che riguardano l’attività didattica e la valutazione degli studenti».
Sul caso del Liceo scientifico di Lamezia Terme – che vede coinvolti, in una inchiesta della Distrettuale di Catanzaro, la dirigente, sette docenti, il marito di una di queste e un finanziere, a vario titolo accusati di accesso abusivo a un sistema informatico, falso e maltrattamenti – è intervenuto il sindacato Cisl Scuola Magna Grecia impegnato sulle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.

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«Secondo l’accusa – prosegue la nota –, nel dettaglio, sarebbero stati comparati casi di accessi al registro scolastico elettronico per manipolare voti di alcune materie e modificare il numero delle ore di attività. Per quanto riguarda invece i maltrattamenti, alcuni insegnanti che avevano manifestato dubbi sulla gestione dell’Istituto, sempre secondo i magistrati, sarebbero stati maltrattati verbalmente, contrassegnati come dissidenti diventando obiettivo di “condotte e provvedimenti persecutori integranti mobbing sul posto di lavoro”».

«Siamo davvero preoccupati da quanto accaduto nel Liceo Galileo Galilei – sostiene Alfredo Silipo, Segretario Generale della Cisl Scuola Magra Grecia – poiché la scuola dovrebbe essere propositiva e garante dei diritti degli studenti e di tutto il personale scolastico. Ciò che è accaduto, lede il diritto allo studio ed alla formazione individuale ed è inconcepibile che una dirigente scolastica, cui le famiglie affidano il futuro dei propri figli, compia tali azioni di alterazione dei voti degli studenti che hanno bisogno di essere lealmente sostenuti, invogliati e motivati».

«La preoccupazione riguarda il clima che si è creato all’interno della suddetta scuola, con accuse pesanti e tensioni di vario genere. La speranza è che si faccia piena luce, nel più breve tempo possibile, per dare serenità all’ambiente scolastico in cui vive una buona parte della comunità lametina».