Il tribunale del Riesame di Catanzaro annulla le interdittive emesse dal gip del capoluogo bruzio nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura nella quale i due ex manager della Sanità sono accusati di falso in atto pubblico
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Annullate dal tribunale del Riesame di Catanzaro le interdittive emesse dal Gip di Cosenza a carico degli ex commissari ad acta Saverio Cotticelli e Massimo Scura (difeso dagli avvocati Sergio e Francesco Rotundo), nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Procura bruzia sul buco dei bilanci dell'Azienda Sanitaria. Per entrambi era scattata la misura cautelare della interdizione dai pubblici uffici per dodici mesi.
Sono indagati di falso in atto pubblico per aver omesso il controllo sull'approvazione dei bilanci dell'Asp relativi al trienno 2015-2017 viziati, secondo i magistrati inquirenti, da gravi irregolarità e nonostante il parere negativo espresso dal collegio sindacale.
Al vaglio del Tribunale del Riesame di Catanzaro anche le posizioni di Vincenzo Ferrari, dirigente del dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria (difeso dall’avvocato Francesco Iacopino) e Antonio Belcastro ex soggetto attuatore per l’emergenza Covid in Calabria (difeso dall’avvocato Raffaella Mendicino). Per loro il presidente del collegio, Michele Cappai, ha ridotto rispettivamente da 12 a 9 mesi e da 12 a 6 mesi l’interdizione della sospensione dai pubblici uffici disposta in un primo tempo dal Gip del Tribunale di Cosenza, Manuela Gallo.
Il Sistema Cosenza
L'operazione, denominata Sistema Cosenza, era scattata il 5 febbraio scorso dopo un certosino lavoro di ricostruzione dei conti dell'Ente coordinato dal procuratore capo Mario Spagnuolo, in sinergia con il sostituto Mariangela Farro e la locale compagnia della Guardia di Finanza. Coinvolte nel complesso 19 persone tra cui figurano altre figure apicali della sanità calabrese.