Disposta la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica, poiché il presidente della Commissione elettorale nel 2020 era il sindaco Falcomatà
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In aula al tribunale di Reggio Calabria il procedimento relativo ai brogli elettorali a Reggio Calabria, che sarebbero stati perpetrati, secondo l'accusa, durante le elezioni del 2020 al Consiglio comunale della città dello Stretto.
Il procedimento vedeva tra gli indagati il consigliere comunale Antonino Castorina, rappresentato dai legali Natale Polimeni e Francesco Calabrese e Demetrio Delfino allora presidente del consiglio comunale, difeso dall'avvocato Massimo Canale. Delfino non era indagato per fatti riguardanti i brogli elettorali, ma per aver ratificato, con nota a sua firma all’epoca in cui era presidente del Consiglio, la nomina di Castorina nella commissione elettorale senza che ve ne fossero i presupposti.
Il rinvio
Rinvio a giudizio nel pomeriggio di oggi per Antonino Castorina. Proscioglimento per Demetrio Delfino e Castorina per il capo di imputazione n.1 un abuso d'ufficio per cui rispondeva in concorso con Delfino. Disposta la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica, rilevando che il presidente della Commissione elettorale al tempo della commissione del fatto era il sindaco Falcomatà.
A Castorina venivano contestati i reati di abuso di ufficio, truffa elettorale, falso ideologico, alterazione della documentazione identificativa elettorale, corruzione e associazione per delinquere. La prima udienza si svolgerà il prossimo 12 gennaio, in aula Bunker, col presidente Capone.
Brogli, 21 posizioni archiviate
Nei mesi passati il gip aveva proceduto all'archiviazione di un troncone secondario del procedimento riguardante le posizioni di 21 persone tra le quali anche gli ex consiglieri comunali Paola Serranò e Luigi Dattola e Giuseppe Eraclini e alcuni scrutatori.