Nuovi arresti per brogli elettorali a Reggio Calabria. Stamani, la Digos della Questura, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di sei persone indagate, a vario titolo, per ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d’ufficio. E tra queste c’è ancora il consigliere comunale Antonino Castorina, indagato principale nell’inchiesta sui brogli elettorali in riva allo stretto. Su richiesta del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dei sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo, il gip Stefania Rachele ha disposto cinque arresti domiciliari e una misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico.

Oltre a Castorina, che è pure ex componente del direttivo nazionale del Partito democratico, gli altri indagati fanno parte del suo entourage e c'è anche un funzionario amministrativo. A vario titolo sono accusati di diverse ipotesi di alterazione del voto, falsità ideologica in atto pubblico ed abuso d'ufficio. Si tratta dei soggetti avrebbero aiutato il consigliere comunale nel reperire le copie delle tessere elettorali che poi sono state utilizzate per far risultare il voto degli anziani che non si sono mai recati al seggio. L'indagine di oggi è il risultato dei riscontri alle dichiarazioni del presidente di seggio Carmelo Giustra, arrestato a dicembre assieme a Castorina. Ai pm e al gip che lo hanno sentito durante l'interrogatorio di garanzia, infatti, Giustra ha raccontato come è stato nominato presidente di seggio ma anche che c'era un vero e proprio "accordo con Castorina". Proprio l'esponente politico gli aveva consegnato la nomina direttamente nella sua segreteria il venerdì prima delle elezioni.

Una persona incontrata all'interno della segreteria di Castorina, invece, sempre secondo il racconto di Giustra, gli avrebbe dato una lista di nomi di anziani con i rispettivi numeri di duplicati delle tessere elettorali che egli avrebbe dovuto inserire nel registro del seggio. Nei loro confronti, il gip del Tribunale di Reggio Calabria, accogliendo le richieste della Procura della Repubblica che coordina le indagini, ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre in un caso, la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico.  

Nell'ambito della stessa inchiesta, nel dicembre scorso, erano stati arrestati il consigliere comunale del Pd Nino Castorina e un presidente di seggio, Carmelo Giustra. In occasione delle elezioni contestate, Castorina aveva riportato oltre 1.500 preferenze, risultando il più votato fra i componenti dell'assemblea comunale. Giustra aveva rivelato agli inquirenti il sistema che avrebbe consentito di alterare il voto nella sua sezione elettorale.

Salvini: «Elezioni da rifare»

«Nuovi arresti per presunti brogli alle elezioni comunali di Reggio Calabria, con altre sei persone coinvolte di cui cinque ai domiciliari. Si allarga lo scandalo che ha già coinvolto anche un presidente di seggio e un consigliere comunale del Pd. Elezioni da rifare, lo chiedono i cittadini perbene di Reggio e la Democrazia!». Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini.

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