La tempesta Gabri che ha colpito l’Area Grecanica della Calabria nelle ultime ore ha lasciato dietro di sé una scia di distruzione e preoccupazione. A Bova Marina, uno dei centri più colpiti, si fa la conta dei danni. Una realtà già fragile dal punto di vista idrogeologico, che si è trovata ancora una volta a fare i conti con fenomeni atmosferici sempre più estremi, che mettono a dura prova le infrastrutture e la quotidianità della popolazione.

Lungomare distrutto e strade sommerse dal fango

Tra i danni più evidenti emerge l’ulteriore erosione del lungomare lato ovest, una ferita che si aggrava di evento in evento dal lontano 2008, annus horribilis per la cittadina jonica che vide strappato il suo principale attrattore turistico da una violentissima mareggiata. Non meno critici i problemi di officiosità idraulica nel canale D’Andrea, dove gli accumuli di detriti e la mancanza di un deflusso regolare delle acque hanno contribuito ad aggravare gli allagamenti.

Le vie Forlì, Tenente Pugliese e Marina, insieme ai sottopassi che conducono al lungomare, si sono trasformate in una distesa di fango e detriti, rendendo necessaria un’immediata opera di bonifica. A ciò si aggiungono i disagi legati alla sospensione dell’erogazione idrica nella giornata di ieri, causata da un guasto elettrico alla rete Enel, e la caduta di cinque pali della rete di illuminazione pubblica, che hanno lasciato intere aree della città senza luce. Continua su IlReggino.it