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CATANZARO - Una bomba ad alto potenziale è stata fatta esplodere nella notte al ristorante del villaggio Guglielmo a Copanello di Stalettì e di proprietà degli imprenditori nel settore del caffè, Guglielmo; azienda gestita da Daniele Rossi, presidente di Confindustria Catanzaro e gruppo industriale che già in passato era stato oggetto di un altro atto intimidatorio quando con un camion della torrefazione fu completamente distrutto da un incendio doloso. L’ordigno ha danneggiato in modo rilevante la struttura del locale.
Le indagini. Saranno affidate alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro le indagini sull'intimidazione ai danni del villaggio Guglielmo. Un passaggio obbligato, vista la caratteristica dell'intimidazione. I primi elementi investigativi raccolti dai Carabinieri confermano infatti l'ipotesi dell'attentato intimidatorio Intanto, i carabinieri della Compagnia di Soverato hanno avviato una serie di accertamenti investigativi, a partire dall'acquisizione di tutti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. Si tratta di diversi punti di ripresa dai quali ci si augura possano emergere elementi utili per risalire all' autore dell'intimidazione. I militari dell' Arma hanno sentito il proprietario della struttura turistica, Daniele Rossi, presidente di Confindustria Catanzaro, e il socio. Davanti ai carabinieri è comparso anche il gestore della struttura, un imprenditore vibonese.
L’ordigno. I carabinieri del nucleo investigazioni scientifiche hanno, invece, curato i rilievi sul luogo dell'attentato. Quasi sicuramente l'esplosione è stata provocata da un potente ordigno artigianale, caricato con molta polvere da sparo e collegato ad una miccia. L'ordigno è stato lasciato sul pianerottolo al primo piano dello stabile. L'esplosione ha provocato la rottura di una serranda di accesso al ristorante, quindi ha mandato in frantumi tutti i vetri dell'ala del locale. Danni ingenti, dunque, ma che comunque non compromettono l'avvio regolare della stagione estiva.