La giunta comunale di Montalto Uffugo, paese del cosentino con poco meno di 20 mila abitanti, è illegittima. Lo dice il Consiglio di Stato che ha respinto l’appello del Comune guidato dal sindaco Pietro Caracciolo contro la decisione del Tar Calabria, già intervenuto per ufficializzare l’anomalia. Così, dopo l’entrata in vigore della legge Delrio e dopo le amministrative del 2014, viene posto un veto sulla giunta per non avere superato il quaranta per cento minino di presenza di entrambi i sessi.



Inutile la difesa del primo cittadino Caracciolo che ha asserito di non avere trovato donne con adeguate competenze o disponibili a ricoprire il ruolo di assessore. Per la legge non ci sono giustificazioni che tengano. Ecco perché la sentenza del Consiglio di Stato è importante affinché i sindaci facciano considerazioni e riflessioni adeguate prima di liquidare la norma.
Anche perché la macchina è ormai in moto. A gennaio dello scorso anno, il comune di Montalto Uffugo non fu l’unico ad essere colpito dalla sentenza del Tar. Il Tribunale bocciò anche le giunte di Rombiolo, Torano Castello e Vaccarizzo Albanese. Ad ottobre scorso, invece, il Consiglio di Stato respingeva il ricorso al Tar del comune di Cosenza che asseriva di essere nel giusto con una sola donna in giunta a fronte di nove assessori.


Tiziana Bagnato