«Ero facilmente riconoscibile», ha detto il senatore Nicola Morra in un video diffuso sui social, in riferimento alla sua ultima “incursione” nella sede Asp dell'Usca di via degli Stadi, a Cosenza.

«Questa mattina - racconta il senatore nel video -, mentre ricevevo una persona, ho avuto una segnalazione sul caos che si stava originando presso il centro vaccinale di Cosenza, in via degli Stadi, dove erano state convocate sia le persone che dovevano vaccinarsi, sia soggetti che dovevano sottoporsi a tampone. Appena ho saputo che era stata bloccata un'importante via di Cosenza con assembramenti davanti alla porta, ho deciso di andare a controllare».

Morra, oltre alla mascherina, indossava una felpa con cappuccio alzato, ma - a quanto sostiene - era riconoscibile. «Ho controllato facendo un tratto di strada a piedi – continua -, venendo riconosciuto da alcuni automobilisti per quanto avessi il cappuccio alzato, perché faceva freddo, e avevo anche la mascherina». Il senatore contesta, quindi, che si sia voluto nascondere o travisare. «Mi ha fermato anche una troupe di Retequattro - dice Morra - e non mi sono affatto avvicinato alla porta d'ingresso, proprio per non creare ulteriori polemiche, perché dove passa Morra... è come Attila, ci sono sempre problemi».

Sul posto sono anche arrivati degli agenti di polizia, ma non sarebbero stati chiamati da Nicola Morra, come da lui stesso affermato. «Ci sono stati momenti di tensione», ammette Morra. «Forse escono alcune notizie perché qualcuno mi teme perché parlo di cose che non devono essere svelate - conclude - forse perché parlo di chi ha mangiato sull'Asp di Cosenza che ha un buco di circa un miliardo».