È inarrestabile l'ondata di controlli da parte della procura di Paola che sta travolgendo i Comuni del Tirreno cosentino. Stavolta è il turno del Comune di Belvedere Marittimo, guidato da Enrico Granata. La Procura diretta dal magistrato crotonese Pierpaolo Bruni starebbe indagando per presunti episodi di corruzione. Questa mattina è stato dato il via alle perquisizioni di siti pubblici e privati riconducibili ad amministratori e funzionari comunali. Sconosciuti al momento gli episodi contestati. Secondo le prime indiscrezioni, le perquisizioni sarebbero state effettuate nei confronti di due amministratori, tra cui un componente del consiglio, e di due funzionari comunali, uno dei quali a capo di un ufficio.

L'operazione condotta dalle fiamme gialle di Scalea

A condurre l'operazione sono stati gli uomini della Guardia di Finanza di Scalea che, giunti a sirene spiegate, hanno fatto irruzione nei locali del municipio belvederese. Il coordinamento è stato diretto dal giovanissimo comandante provinciale Marco Grazioli.

I sindaci del Tirreno cosentino sotto indagine

Sono già quattro i sindaci del Tirreno cosentino finiti sotto indagine negli ultimi nove mesi per volere per procuratore Bruni, alla guida della procura di Paola dal giugno 2017.

In principio fu Gennaro Marsiglia, sindaco di Aieta, che a luglio 2018 finì nella rete dell'operazione "Appalto Amico" nella sua qualità di funzionario pubblico e non di sindaco. In primo grado è stato condannato a quattro anni di reclusione. Poi fu la volta di Vincenzo Rocchetti, primo cittadino di Guardia Piemontese, poi di Gianfranco Ramundo, sindaco di Fuscaldo. Entrambi furono arresti in via cautelare in due differenti inchieste e sottoposti al vaglio degli inquirenti per le attività relative al loro incarico istituzionale. Qualche giorno fa, l'operazione "Affari in famiglia" ha portato all'arresto cautelare del sindaco di Maierà, Giacomo De Marco, accusato di bancarotta fraudolenta nelle sue vesti di imprenditore. Tutti e tre questi ultimi attendono di sapere se saranno giudicati o sono ancora a processo. Sui loro casi giudiziari non è ancora stata emessa alcuna sentenza.