Il governatore commenta le indagini coordinate dal procuratore Gratteri e punta il dito contro quella che definisce una precedente sciatteria politico-istituzionale che ha creato sacche di malaffare
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Seguo con attenzione le indagini coordinate dalla Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, nell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro - ha detto il governatore della Calabria Roberto Occhiuto a poche ore dall'operazione dei carabinieri del Nas e della Guardia di finanza -. Dall’inchiesta emergerebbero ipotesi di reato relative a peculato, concussione, corruzione, turbativa d’asta e truffa da parte di primari, dirigenti di struttura, personale amministrativo e professionisti esterni. Reati che qualora venissero accertati disegnerebbero un quadro allarmante».
Blitz in corso | Catanzaro, perquisizioni e sequestri all’ospedale Pugliese Ciaccio: 20 indagati per corruzione e truffa
Occhiuto pone l'accento sulla organizzazione dell'intero sistema sanitario calabrese e non solo da un punto vista squisitamente burocratico. «È evidente - ha detto - che, come dimostra anche l’inchiesta di pochi giorni fa all’ospedale di Locri, questo merita un’azione rigenerativa eccezionale, sotto ogni profilo: organizzativa, strutturale, ma soprattutto etica.
È anche evidente che per anni, tra le maglie della sciatteria politico-istituzionale, sacche di potere e malaffare si sono insinuate più facilmente nella sanità calabrese, a più livelli, provocando squilibri drammatici. Ora basta.
Non possiamo più consentire che questo si ripercuota a danno del diritto alle cure e alla salute dei calabresi.
Lo sforzo che ci attende nella riforma del settore sanitario è titanico, ma spenderemo ogni energia affinché alla fine del mio mandato la Calabria possa avere una sanità degna di un Paese civile».