Mentre anche in Calabria cresce l’angoscia insieme ai casi di contagio da coronavirus, dall’ospedale dell’Annunziata giunge una storia carica di commozione e speranza.

Intervento d'emergenza

Un bambino è nato in volo, a bordo dell’elisoccorso, durante un intervento di emergenza attivato per il parto prematuro di una donna residente a Corigliano-Rossano, nella frazione di Fabrizio. Sul posto è subito intervenuta un’ambulanza, ma gli operatori si sono subito accorti che sia la donna, alla 26ma settimana di gestazione, che il nascituro correvano un grave pericolo di vita: il piccolo aveva già un piedino fuori della vagina e si presentava podalico.

Il volo della speranza

Dalla base delle Cannuzze si è allora sollevato l’elicottero per un rapido trasporto verso il nosocomio bruzio, dove è presente la terapia intensiva neonatale. Il medico di bordo Pasquale Gagliardi, esperto di tecniche ostetriche di salvamento, vedendo la gambetta del bambino di colore necrotico, ha tentato il tutto per tutto per salvargli la vita.

Manovra complicata

È riuscito a far partorire la donna, con una manovra resa complicata non solo dalla posizione del feto, ma anche da un doppio giro del cordone ombelicale intorno al collo del piccolo che il medico è riuscito a sbrogliare manovrando delicatamente con le dita, prima di tirare fuori la testa. Subito dopo ha praticato sul corpicino le tecniche di rianimazione fino ai primi vagiti del nascituro.

Gli applausi dei sanitari

L’atterraggio dell’elicottero è stato accolto sulla piattaforma dell’Annunziata, dagli applausi dei sanitari, pronti ad intubare il bimbo affidato adesso alle cure intensive neonatali. Pesa circa 800 grammi e sarà necessario un lungo periodo di ricovero in incubatrice. È ancora in pericolo di vita. Le prossime 72 ore saranno decisive.