Gli amministratori sono intervenuti sulla vicenda della piccola Ginevra: «I bambini meridionali in caso di malattia grave hanno il 50% in più di possibilità di morire rispetto ai loro coetanei del resto d'Italia»
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«La Rete di sindaci Recovery Sud si stringe intorno alla famiglia di Ginevra, si unisce al lutto proclamato dal Comune di Mesoraca e fa sua la domanda del primo cittadino calabrese: qualcuno deve spiegare». In una nota i sindaci del Sud intervengono sulla vicenda di Ginevra, la bambina di 2 anni «morta al Bambin Gesù di Roma - ricordano -, dove era stata trasportata in emergenza perché in tutta la Calabria non esiste una rianimazione pediatrica complessa in grado di salvare la bambina».
«Questa tragedia sembra confermare quanto, solo pochi mesi, fa l'associazione nazionale dei pediatri aveva affermato, e cioè che i bambini meridionali hanno il 50% in più di possibilità di morire, in caso di malattia grave, dei loro coetanei del resto d'Italia. Le responsabilità - dicono i sindaci - le accerterà la magistratura. Quello che chiediamo, da donne e uomini delle istituzioni, è che in cima a tutti gli obiettivi del Pnrr si ponga un piano deciso di riqualificazione delle strutture sanitarie che garantisca il diritto alle cure concesso a tutti i cittadini d'Italia, anche agli italiani che vivono nelle aree meno sviluppate. Perché non si ripetano mai più simili tragedie».
Intanto il sindaco di Acquaviva delle Fonti (Bari), città di origine del papà di Ginevra, ha proclamato per domani il lutto cittadino. «La nostra solidarietà alla famiglia - dice il sindaco Davide Carlucci - travolta da questa tragedia assurda che ingiustamente ha strappato loro una meravigliosa creatura».