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Custode di un prezioso patrimonio librario e documentale, parte della biblioteca civica di Cosenza è ancora sotto sequestro, soggetta all’avviso di sfratto inviato dall’Agenzia del Demanio per il mancato pagamento dei canoni. I sigilli apposti nello scorso mese di luglio dall’ufficiale giudiziario, tuttavia, sono soltanto la punta dell’iceberg di una crisi economica e gestionale che arriva da lontano.
Già nel 2003 le difficoltà in cui versava l’ente morale erano testimoniate dal mancato pagamento degli stipendi, con i dipendenti che arrivarono ad accumulare anche sei mesi di arretrati. Allora come oggi, il problema sono le risorse. Negli ultimi anni poi, le difficoltà sono state acuite dalla sostanziale inattività del consiglio di amministrazione. A guidarlo, per statuto, è il presidente dell’Accademia Cosentina.
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Coriolano Martirano e Leopoldo Conforti in corsa per la presidenza
Il posto è rimasto vacante dopo la morte dell’avvocato Ernesto D’Ippolito. A contendersi la successione, nell’assemblea che sarà convocata a breve sono lo storico Coriolano Martirano, segretario perpetuo dell’Accademia, ed il professor Leopoldo Conforti. Con il consiglio d’amministrazione ingessato, al momento soltanto il comune di Cosenza ha nominato i propri rappresentanti scegliendo Alessandra De Rosa e Rosaria Succurro, è venuta a mancare la progettazione per intercettare i finanziamenti necessari a mantenere in vita la struttura, mentre si registra un atavico calo delle presenze. La media giornaliera è di appena due visitatori.
Nel frattempo cimeli e rarità costituiti da incunaboli, opere telesiane e manoscritti di notevole interesse rischiano di rimanere dimenticati. Fin dalla fondazione dell'ente morale, costituito nel 1870, sia la Provincia di Cosenza sia il Comune ricoprono il ruolo di soci fondatori e finanziatori. Inoltre sulla base di quanto dettato nello statuto integrativo del 2005 sia il sindaco che il presidente della provincia hanno diritto ad occupare personalmente un posto nel consiglio di amministrazione.
Michele Chiodo, già direttore dal 2007 al 2011 della Biblioteca Civica, autore di dieci pubblicazioni sulla ricostruzione storica incrociata dell'Accademia e della Biblioteca e sulla consistenza del patrimonio conservato nella Biblioteca stessa, offre la propria testimonianza sulla necessità di rilanciare questa storica istituzione.
Salvatore Bruno