Sono complessivamente dodici i progetti che beneficeranno delle risorse messe a disposizione dallo Stato per il recupero e la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata nelle province di Catanzaro e Vibo Valentia. Circa 15 milioni di euro il valore dei progetti che vedono l’impegno diretto di diversi Comuni per la realizzazione di strutture di supporto per le persone in difficoltà, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e il benessere delle comunità locali.

In particolare, nella provincia di Catanzaro, saranno finanziati cinque progetti per un valore di quasi sette milioni di euro. I comuni coinvolti sono quelli di Davoli, Lamezia Terme, Nocera Terinese, Simeri Crichi. I progetti mirano alla realizzazione di strutture destinate a donne vittime di violenza, persone con disabilità, luoghi di aggregazione sociale e alloggi per soggetti in difficoltà.

Per quanto riguarda la provincia di Vibo Valentia, sono sette i progetti individuati per un valore complessivo di oltre otto milioni di euro. I comuni beneficiari sono Drapia, Limbadi, Nicotera, San Calogero, San Gregorio d’Ippona, Tropea e Vibo Valentia. Anche in questo caso, i fondi sono destinati alla realizzazione di centri per donne vittime di violenza, strutture destinate a persone diversamente abili e luoghi di aggregazione sociale e per giovani

I progetti sono stati illustrati nel corso delle riunioni che si sono svolte questa mattina nelle prefetture di Catanzaro e Vibo Valentia. Durante gli incontri, ai quali hanno partecipato il sottosegretario all’Interno con delega ai beni confiscati Wanda Ferro, il commissario straordinario per il recupero e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata Paola Spena, i prefetti delle rispettive province, Castrese De Rosa e Anna Aurora Colosimo, insieme ai sindaci dei comuni coinvolti, sono stati presentati i dettagli delle iniziative finanziate.

«Ringrazio gli enti locali per il loro impegno – ha commentato il sottosegretario Ferro – che è il frutto anche di un’azione concreta di sostegno e accompagnamento da parte dello Stato, che vede nella valorizzazione dei beni confiscati una straordinaria opportunità per la rinascita dei territori in cui sono collocati. È importante inoltre rimarcare il forte valore simbolico derivante dalla restituzione alla collettività di immobili confiscati alle cosche per essere riutilizzate per finalità istituzionali e di alto valore sociale».