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Aveva lasciato da pochi giorni il carcere e, nonostante l’iniezione di fiducia concessagli dal Tribunale di Catanzaro, con l’irrogazione del semplice obbligo di firma in caserma, non aveva perso tempo e, in pochi giorni, si era riorganizzato per trafugare danari e preziosi negli appartamenti dei malcapitati cittadini catanzaresi, mettendo a segno almeno altri due “colpi”.
Consci della sua tendenza a delinquere, i Carabinieri della Stazione di Gagliano e quelli dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Catanzaro, hanno monitorato ogni singolo movimento, riuscendo a trarlo in arresto lo scorso 3 gennaio, quando, subito dopo un furto nel quartiere Materdomini, aveva tentato di fuggire ad una pattuglia del Norm che lo aveva intercettato nei pressi dell’Agenzia delle Entrate.
Incastrato dal ritrovamento della refurtiva nelle proprie tasche e da alcune foto scattate da un vicino che lo ritraevano mentre scavalcava il balcone della vittima di turno, Francesco Scalise, giovane pluripregiudicato gaglianese 33enne, era tornato agli arresti domiciliari nell’abitazione della madre.
Nelle successive ore emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’uomo che attualmente si trova ristretto nella Casa Circondariale di Siano.