L'ex candidata alle Regionali prima dei non eletti replica al consigliere regionale del suo “partito” che oggi in una nota aveva parlato di macchina del fango nei suoi confronti
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«Francesco Afflitto si stupisce che siano emerse le falsità ideologiche dei documenti da lui prodotti nel primo grado della causa di ineleggibilità, dove suoi sodali attestavano che lui era un mero sottoposto, quasi un passante dell’Asp di Crotone. Invece, come è emerso dal Fatto Quotidiano, che lo stesso Afflitto, sotto giuramento, ha dichiarato nel processo Stige davanti al Tribunale pitagorico di essere “responsabile della medicina legale” nonchè “responsabile della medicina necroscopica della provincia di Crotone”». Replica così Alessia Bausone, già candidata alle scorse elezioni regionali nel M5s alla nota del consigliere regionale Francesco Afflitto che aveva parlato di «macchina del fango» messa in piedi nei suoi confronti.
«Esattamente le cariche contenute nel curriculum da lui stesso pubblicato sul sito della Regione Calabria nel 2020 e nel 2021 a favore degli elettori. Esattamente lo stesso curriculum che davanti al Tribunale di Catanzaro ha sconfessato per il tramite del suo avvocato-portaborse pagato dai cittadini, arrivando a sostenere l’assenza di qualsivoglia responsabilità lavorativa, traendo in inganno i giudici con questo bieco gioco delle tre carte.
Non va dimenticato, però, - si legge ancora nella nota di Bausone - che il pubblico ministero nelle cause di ineleggibilità è presente e, certamente, queste dolose “discrasie” non sono destinate a passare inosservate. Dica, quindi, Afflitto, se ha reso falsa testimonianza nel Processo Stige davanti anche ai magistrati della Dda guidata da Nicola Gratteri, oppure ha mentito dinanzi al Tribunale di Catanzaro, con “trucchetti” azionati per salvarsi dalla decadenza».