Il presentatore sui Instagram dopo la bufera scatenatasi per una frase ritenuta offensiva: «Ho rispetto per la Calabria e per i calabresi»
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«Se qualcuno si è sentito offeso, mi scuso». Arrivano le scuse di Tiberio Timperi il giorno dopo la denuncia di Klaus Davi e del Codacons, nei confronti del popolare presentatore che, nel corso della sua trasmissione, aveva fatto una battuta poco felice ad un concorrente calabrese.
«Leggo di essere stato denunciato per una battuta scherzosa fatta ad un concorrente in trasmissione. Leggo – afferma sul suo profilo Instagram – che avrei offeso una regione italiana. Una regione che come tutte le altre mi appartiene e che mai mi sognerei di offendere».
Timperi: «Io ho rispetto»
Timperi prosegue con una descrizione della Calabria: «Aspra come i monti che la attraversano. Orgogliosa come i popoli che da sempre la abitano. Forte come i due mari che la circondano. Misteriosa come una lingua che non è dialetto e che non si apre subito al forestiero. Io ho rispetto. Per la Calabria e per i calabresi. Per quelli rimasti e per quelli che da generazioni non si sono fermati davanti a niente».
«Sono calabrese, sono italiano»
Il presentatore si sente calabrese, ma anche italiano: «Io ho rispetto e sono qua. Perché sono calabrese, romano, laziale, toscano, trentino, pugliese. Sono un incrocio di mille contaminazioni che mi fanno italiano. Sono italiano. Innamorato della mia storia. Se qualcuno si è sentito offeso mi scuso. Ma io sono crotonese come sono romano. Come sono catanzarese, reggino, cosentino. Come sono laziale. Come sono fiorentino. Come sono vibonese. Sono italiano e non sapete quanto sia orgoglioso di esserlo», conclude nel suo post Instagram. Che faranno ora Davi e Codacons? Accetteranno le scuse di Timperi e ritireranno la denuncia? Staremo a vedere.