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Sul piede di guerra i cittadini di Briatico che dicono basta all’arrivo di nuovi migranti. Le ragioni del loro malcontento sono contenute nel documento costitutivo del comitato sottoscritto ieri da un centinaio di briaticesi che si sono dati appuntamento davanti a un bar del paese. L’obiettivo è quello di regolamentare la presenza dei migranti.
Nella cittadina turistica del vibonese se ne contano infatti più di settecento a fronte di una popolazione di meno di quattro mila abitanti. Un paese diviso a metà. Da una parte le ragioni del comitato: “Non ce l’abbiamo con loro ma con chi li ha destinati in questa città. Hanno occupato le strutture alberghiere della zona affossando il turismo”.
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Almeno 4 le strutture alberghiere oggi trasformate in centri di accoglienza dei migranti. “Da quando questi ragazzi sono arrivati in città, non mi senti più al sicuro – commenta il padre di un’adolescente. Ma ci sono anche persone favorevoli alla loro presenza. “Questi ragazzi hanno ravvivato il paese” commenta un giovane del luogo. “Dobbiamo accogliere questi nostri fratelli che scappano dalla fame e dalla guerra -spiega, ricordando come nel passato “anche noi italiani abbiamo invaso altri Paesi in cerca di fortuna”.
D'altro canto, proprio nei giorni scorsi, è stata pubblicata la delibera di giunta del 19 settembre 2017 approvata dal Comune di Briatico che ha avviato l’iter per aderire allo Sprar, ciò aprirà le porte ad altri 17 richiedenti asilo politico, impedendo l'arrivo di altri profughi. Il procedimento consentirà all’ente di essere esente dall’attuazione di ulteriori forme di accoglienza.
Cristina Iannuzzi