La deputata e la senatrice M5s hanno incontrato De felice per confrontarsi in merito alla situazione degli aeroporti calabresi e, in particolare, sul futuro dello scalo pitagorico
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Elisabetta Barbuto deputata crotonese del M5s (Commissione trasporti) con la senatrice pentastellata Margherita Corrado hanno incontrato, a Lamezia Terme, Arturo De Felice, presidente della Sacal, per confrontarsi in merito alla situazione degli aeroporti calabresi e, in particolare, sul futuro dello scalo crotonese. Nei giorni scorsi i cittadini hanno manifestato a Crotone, davanti all’aeroporto Sant’Anna, per il diritto alla mobilità e affinché dall’aeroporto si potesse continuare a volare, mentre i parlamentari del territorio calabrese stanno cercando di individuare le soluzioni percorribili per scongiurarne la chiusura.
De Felice, nel corso dell’incontro che s’è svolto, ha elencato tutte le difficoltà riscontrate all’interno del sistema aeroportuale calabrese ed ha affermato: «Spero che le amministrazioni comunali che si erano impegnate per un contributo di co-marketing mantengano l’impegno di mantenere lo scalo attivo. La struttura costa circa centomila euro al mese e, fino a quando non si riusciranno ad avere collegamenti stabili e sostenibili, serve che anche altri enti, oltre alla Sacal, diano il proprio contributo».Lo stesso De Felice ha auspicato che «lo scalo prenda vita e che qualche imprenditore locale lo utilizzi per promuovere la propria attività».
La Barbuto e la Corrado hanno apprezzato la schiettezza di De Felice, il quale, ha garantito che valuterà le prossime iniziative da intraprendere e che gli verranno sottoposte per poter meglio perseguire l’obiettivo di mantenere aperto l’aeroporto di Crotone. Con questo incontro è stato ampliato il quadro conoscitivo della situazione al fine di poter affrontare una serie di altri incontri sia con il Ministero dei Trasporti e sia con le compagnie aeree. È inoltre servito a tutela del diritto alla mobilità di tutti i cittadini della fascia Jonica calabrese che stanno lottando per riottenere la “continuità territoriale”, in quanto servizio d'interesse economico generale del territorio. Ha concluso Elisabetta Barbuto: «Faremo di tutto per far collimare gli interessi dei soggetti coinvolti nell’operazione, tutelando, in primis e soprattutto, quelli dei cittadini e delle necessità che derivano da un territorio completamente abbandonato e impoverito dalla vecchia politica».
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