Il responsabile dell’Associazione generale italiana dello spettacolo, Francescantonio Pollice, ha preso carta e penna e ha scritto al presidente della Calabria Nino Spirlì e ai suoi assessori chiedendo che si rimetta mano alla scadenza imposta ai beneficiari dei bandi 2020 per i grandi eventi.

Una scadenza impossibile da rispettare

Dalla Regione, dopo la pubblicazione delle graduatorie sugli interventi per la promozione e la produzione culturale per il 2020, sono partite le pec ai rappresentanti di 15 Comuni e 36 istituzioni per chiedere conto delle attività svolte entro il 31 dicembre 2020 senza considerare i decreti che hanno bloccato le attività di spettacolo in tutta Italia da ottobre 2020 fino al 26 aprile 2021. 

Recupero in corsa

«Gli operatori pubblici e privati - aggiunge Pollice - non hanno potuto svolgere le attività programmate per causa di forza maggiore e richiedono autorevole urgente intervento perché si prenda atto della sospensione di fatto operata dai Dpcm nazionali e si consenta lo svolgimento delle attività programmate e non svolte causa emergenza Covid, nel 2021 così come la stessa Regione, con specifici atti aveva fatto per i bandi 2019 uniformandosi a quanto, in materia, hanno fatto lo Stato e le altre regioni italiane».