Nessun pericolo di paralisi dell'attività. Con questa motivazione il Tribunale di Catanzaro ha rigettato questa mattina l'istanza avanzata dalla Regione Calabria per ottenere la sospensione dell'efficacia dell'ordinanza emessa dal giudice del lavoro che aveva annullato il decreto presidenziale con cui Jole Santelli aveva nominato Maria Maddalena Giungato coordinatrice dell'avvocatura regionale. 

 

La Cittadella aveva infatti provato la strada del ricorso proponendo un reclamo contro l'ordinanza emessa dal Tribunale di Catanzaro - sezione Lavoro adducendo tra le motivazioni "la sussistenza di un grave danno per l'amministrazione per la paralisi dell'ordinata attività dell'avvocatura".

Ma il presidente facente funzioni del Tribunale, Maria Concetta Belcastro, ha rigettato questa tesi: "Nel caso di specie - annota nel provvedimento odierno - con l'istanza di sospensione non vengono esplicitati siffatti motivi sopravvenuti e anche il reclamo è affidato a questioni già esaminate dal giudice di primo grado. Va evidenziata l'insussistenza del paventato pericolo di paralisi dell'attività dell'avvocatura, posto che è emerso in corso di causa che la Regione ha già provveduto alla nomina di un coordinatore ad interim, nella persona dell'avvocato Maurizio Borgo, sicchè anche sotto questo profilo la richiesta di sospensione si appalesa del tutto infondata".

 

Anche contro quest'ultima nomina si è scagliato di recente il Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Catanzaro che era tornato alla carica dopo aver promosso il giudizio dinnanzi al Tribunale ottenendo la sospensione del decreto di nomina di Maria Maddalena Giungato in qualità di coordinatrice dell'Avvocatura regionale