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La decisione del ministro Delrio di accorpare le autorità portuali di Sicilia e Calabria ristabilendo la centralità del porto di Gioia Tauro non è stata digerita da Crocetta, che pretende di mantenere l'autonomia della portualità di Messina, "una delle città più importanti della Regione". Il governatore siciliano non si limita però a difendere le prerogative della sua Regione, ma mette in discussione la validità stessa del provvedimento del governo, che sarebbe "incostituzionale".
"Tra l'altro questa situazione è totalmente invisa agli operatori economici di Messina che sono preoccupati anche per il peso rilevante della 'ndrangheta nel controllo del porto di Gioia - ha aggiunto Crocetta - noi abbiamo fatto una battaglia per liberarci dalla mafia, mentre lì ancora sono all'inizio di una azione e temiamo le infiltrazioni mafiose della 'ndrangheta che potrebbero estendersi anche a Messina".