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Potrebbe non essere collegato all’attività istituzionale svolta a Palazzo dei Bruzi l’attentato incendiario di cui è rimasto vittima Giovanni Cipparrone. La sua auto, una Fiat Croma, è stata data alle fiamme poco dopo le nove del mattino in Via Pietro Nenni, davanti l’ingresso di Ecologia Oggi, l’azienda di raccolta dei rifiuti nella quale il consigliere comunale di Cosenza lavora.
Anche il fratello vittima di un'analoga intimidazione
Proprio la sua occupazione potrebbe essere in qualche misura collegata all’accaduto. Ad avvalorare questa ipotesi c’è un altro atto vandalico subito dal fratello di Giovanni, Antonio Cipparrone, anche lui al servizio di Ecologia Oggi. Nella giornata di lunedì 7 maggio qualcuno ha rotto tre finestrini della sua Toyota Yaris. Licenziato insieme ad altri colleghi per irregolarità nello svolgimento delle proprie mansioni, Antonio Cipparrone è stato reintegrato nel proprio ruolo soltanto da qualche giorno, dopo una lunga vertenza con l’azienda, in ragione di un accordo stragiudiziale.
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Indagini condotte da polizia e carabinieri
Gli altri operai invece, sono ancora alle prese con la causa di lavoro intrapresa contro Ecologia Oggi per riottenere il posto. Fonti accreditate riferiscono di un incontro tra queste persone ed il capo di gabinetto del comune di Cosenza, al quale avrebbero chiesto di intercedere con l’azienda per essere riassunti. Se questa vicenda sia in qualche misura collegata con i danneggiamenti dei due veicoli della famiglia Cipparrone, lo stabiliranno polizia e carabinieri che indagano su entrambi gli episodi. Intanto il consigliere comunale, che riveste anche la carica di presidente della Commissione controllo e garanzia, visibilmente scosso, ha evitato di rilasciare dichiarazioni. Sono arrivate intanto le dichiarazioni di solidarietà del sindaco Occhiuto, della giunta, del presidente e di tutto il consiglio comunale, oltre a quella del presidente di Anci Giovani Calabria Marco Ambrogio.
Salvatore Bruno