Sono 109 le persone morte in un incidente stradale in Calabria nel corso del 2023. Ben il 47,3% in più rispetto all’anno precedente, quando le vittime della strada erano state 74. Un dato in controtendenza rispetto alla diminuzione dei decessi (-3,8%) che si registra invece a livello nazionale. Si tratta dei numeri pubblicati oggi da Istat, che nel focus dedicato alla Calabria parla di 2.840 incidenti stradali in un solo anno, che, oltre a spezzare 109 vite, hanno provocato anche 4.385 feriti.

Le vittime: ci sono anche giovanissimi

Nella lunga scia di sangue sulle strade calabresi, figurano anche diversi minori e giovanissimi: in quattro avevano tra i 0 e i 14 anni, tredici invece tra i 15 e i 24 anni. Gli over 65 morti sono stati invece 45.

Tra le vittime, 74 erano alla guida di auto o moto, 22 erano passeggeri mentre 13 sono i pedoni investiti. Un lungo elenco di freddi numeri, dietro cui si celano nomi, volti, vite spezzate e famiglie distrutte per sempre in poche frazioni di secondi. Ad essere fatali sono soprattutto gli scontri frontali, ma anche le uscite fuori carreggiata. Le cause? Le prime tre sono velocità troppo elevata, guida distratta e mancato rispetto delle regole di precedenza.

Le strade più pericolose in Calabria

In Calabria, anche per il 2023, secondo Istat la strada più pericolosa si conferma la statale 106 jonica: qui si è verificato il maggior numero di incidenti, ben 239 che hanno provocato 15 morti e 443 feriti. Nel report l’istituto di statistica mette in evidenza anche la pericolosità delle statali 18 tirrenica e 107 Silana-Crotonese, della 682 Ionio-Tirreno nonché della Trasversale delle Serre dove si sono registrati gli incidenti più gravi (3 morti su 3 incidenti).

L’indice di mortalità cresce nelle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio di Calabria, diminuisce in quelle di Crotone e Cosenza.

Metà degli incidenti in estate

In Calabria la metà degli incidenti si è concentrata nei mesi tra giugno e ottobre. In estate ci si muove di più – per vacanza o per lavoro in una regione in cui molti trovano occupazione nel settore turistico – e, purtroppo, si muore di più per strada: 58 le vittime, con luglio (14 decessi) e soprattutto agosto (22) che sono stati i mesi più critici. 

L’indice di mortalità sale di notte, tanto più se è venerdì o sabato: è in questi giorni della settimana infatti che si concentra il 39,5% degli incidenti notturni, il 52,6% delle vittime e il 42,3% dei feriti.