Un atto che «colpisce tutta la cittadinanza»: lo ha dichiarato il sindaco di Melissa Gino Murgi dopo l'atto intimidatorio subito due giorni fa, quando ignoti hanno dato fuoco a una ruspa del Comune; il mezzo, a quanto appreso, ha subito danni importanti, ma si sta cercando di ripararli. Abbiamo incontrato il primo cittadino a poche ore dal consiglio comunale straordinario convocato per questa sera per condannare questi tipi di gesti.

 

«Questa – continua Murgi – è una cittadina abituata a promuovere una pacifica convivenza, a vivere con grande spirito di solidarietà, grande unità, e soprattutto ha un popolo laborioso, di gente onesta che vuole a tutti i costi progredire e crescere in un ambiente sereno, rispettando le regole e la legalità. Ecco perchè (questo atto n.d.r.) ha ferito non solo gli amministratori, mi ha fatto davvero male, ma ferisce tutta la comunità di Melissa e Torre Melissa, e penso anche che è un atto che ferisce tutta la gente perbene. Un atto da condannare, e soprattutto da combattere a ogni costo, con ogni mezzo e con grande determinazione».

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«Per arginare questi fenomeni – continua il primo cittadino – bisogna essere tutti uniti, le istituzioni, le forze dell'ordine e la comunità tutta. Questo consiglio comunale deve servire a condannare questo gesto, affinchè questi eventi non si ripetano mai più, perchè questo atto ci ha ferito dentro; dobbiamo trovare il modo e i mezzi per far si che non accadano più». Riguardo alle cause che hanno portato all'incendio della ruspa, Murgi ha dichiarato: «non ho elementi per poter stabilire quale sia il movente. Ho grande fiducia nelle forze dell'ordine che, immagino, staranno seguendo più piste e arriveranno alla soluzione. Voglio sottolineare la mia grande fiducia nell'operosità delle forze dell'ordine: questa ruspa era stata rubata, ritrovata, e oggi è stata bruciata. Ecco perchè depongo in loro la fiducia e la speranza di venire a capo di questo atto ignobile». A chi ha incendiato il mezzo, il sindaco di Melissa ha rivolto un pensiero: «è stato un atto compiuto senza coscienza, perchè se l'avesse avuta non l'avrebbe commesso. Come ogni ferita, lascia una cicatrice che impiegherà del tempo per rimarginarsi. Abbiamo deciso di svolgere il consiglio nel piazzale della chiesa della Madonna del Carmelo, protettrice del paese: chiedo a questa persona, o a queste persone che hanno compiuto il gesto, di pentirsi, di chiedere scusa alla comunità, e di vivere secondo alcuni valori quali la legalità e l'onestà». Oltre ai messaggi di vicinanza da parte del sindaco di Crotone e presidente della Provincia Ugo Pugliese, anche la Cgil ha condannato il vile atto, annunciando la presenza al consiglio comunale di questa sera.

 

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